C’è un tot di tempo entro cui bisogna pagare lo stipendio al proprio lavoratore? Scopriamo insieme come funziona, in dettaglio.
Ogni mese, in linea generale, salvo determinate problematiche, un lavoratore dipendente riceve il proprio stipendio sul conto corrente.

Esso serve a coprire le varie spese, e ciò che ne resta può essere suddiviso in denaro da utilizzare a proprio piacimento, e soldi da mettere da parte, per esigenze future. In un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo, è importante imparare a risparmiare, per non farsi trovare impreparati di fronte a eventuali imprevisti.
Ogni mese, ci sono delle scadenze da rispettare, e se lo stipendio arriva in ritardo, alcune di essere rischiano di saltare, mettendo nei guai il lavoratore. Ed è qui che sorge un importante quesito cui rispondere: quanto ritardo può fare, un datore di lavoro, nel pagare lo stipendio al proprio dipendente? Scopriamolo insieme, per far luce sul da farsi.
Stipendio, entro quanto il datore di lavoro deve pagarlo?
Se un lavoratore dipendente non riceve il proprio stipendio, può mettersi in moto nei seguenti modi. In primis, contattando l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, per una conciliazione monocratica.
In alternativa, effettuare una vertenza sindacale, oppure dimettersi per giusta causa e ottenere la Naspi. O ancora, tramite un legale, fare un decreto ingiuntivo. A volte, però, il ritardo nel pagamento può essere imputabile a fattori meno drastici, per cui ci sono limiti entro cui è possibile tollerarlo.

Se il ritardo nel pagamento è di max 3 giorni, non ci sono i presupposti per dimettersi per giusta causa, e lo stesso anche se si omette il pagamento di una mensilità. La Naspi può scattare solo se il ritardo nel versamento del compenso, supera due mesi.
Nei due mesi precedenti, tuttavia, il lavoratore può inviare una diffida, e non deve temere licenziamenti ritorsivi. Questo perché, nel caso in cui accadesse, il titolare potrebbe essere costretto a riassumere il dipendente.
Ergo, se lo stipendio è in ritardo, sarebbe bene aspettare almeno 10 giorni prima di mettere di mezzo un avvocato. Se dopo questo tempo, o anche qualcosina in più, non si viene pagati, si può far eseguire un controllo dall’Ispettorato del Lavoro, oppure fare un decreto ingiuntivo. Questi sono i modi, per il lavoratore, per poter ottenere quanto gli spetta.