Solo i più coraggiosi si avventureranno in una delle feste di Carnevale più ‘movimentate’ d’Italia: chi ha paura resti a casa!
Il Carnevale è da sempre sinonimo di festa, allegria, disincanto, satira. Ma uno in particolare si differenza dagli altri per una rievocazione storica che sfida il coraggio di un’intera popolazione unita alle migliaia di turisti che ogni anno danno l’assalto – e non è un eufemismo – alla città eporediese.

Benvenuti a Ivrea, paese che si trova a 40 km da Torino, via obbligata per chi vuole raggiungere la vicina Valle d’Aosta. Ivrea è famosa per essere la città in cui è stato inventato il primo personal computer del mondo, grazie a un team guidato dall’ingegner Perotto che lavorava per la Olivetti, azienda eporediese famosa in tutto il mondo che costruiva macchine da scrivere e calcolatrici.
Ivrea è anche patrimonio dell’Unesco, un riconoscimento che premia l’umanizzazione delle aree industriali e sociali e un modello imprenditoriale coraggioso, patrimonio storico, culturale, sociale e etico da custodire, appunto. Ma Ivrea è famosa anche per il suo Carnevale e in particolare per la violenta battaglia delle arance.
Carnevale a Ivrea: la battaglia di arance senza esclusione di colpi
Chi ha paura resti a casa! Certo la battaglia delle arance non è una passeggiata di salute, ma chi non vuole partecipare e vuole solo assistere sarà escluso dai colpi, anche se ogni tanto un’arancia in testa ci scappa lo stesso nel marasma generale. Lo storico Carnevale piemontese è una combinazione di tradizione, rievocazione storica e spettacolo. Fino al 4 marzo, Ivrea festeggia con eventi e spettacoli che culminano nella spettacolare sfilata della Vezzosa Mugnaia e nel lancio delle arance.
Il carnevale eporediese ha origini medievali e mescola tradizioni popolari e rievocazioni storiche e la protagonista assoluta è la Mugnaia, una giovane che si ribellò a un tiranno locale, simbolo della lotta per la libertà.

La Battaglia delle Arance, dunque, rappresenta la rivolta popolare contro l’oppressione. Il Carnevale segue un preciso cerimoniale, con momenti come la marcia dei Pifferi e Tamburi, la distribuzione della fagiolata e il passaggio del Podestà. Il corteo storico attraversa la città, coinvolgendo comunità e rioni. Il Carnevale si conclude con il rogo degli Scarli, che simboleggia il rinnovamento.
Domenica 2 marzo 2025 dalle ore 14:00, marcia del Corteo Storico e prima giornata della Battaglia delle Arance. Ogni squadra a piedi difende il proprio territorio mentre i carri trainati dai cavalli attraversano le piazze cercando di colpire gli avversari. Gli aranceri a piedi non indossano protezioni, mentre quelli sui carri portano caschi in cuoio. Al termine del martedì grasso, il Generale dichiara conclusa la battaglia, segnando la fine del Carnevale. Tu ci sarai?